Musica del Passato Presente Futuro
Adolfo Silvestri, autore dell’album, lo incontriamo in un salotto culturale, presentato da amici comuni e scatta subito quell’intensa culturale luce che pervade anime intelligenti. L’autore e l’ideatore del progetto culturale “Domus Venetkens” è alla ricerca del passato per vivere il presente e sognare il futuro.
E’ da questa considerazione che nasce il secondo lavoro degli Antilabè frutto di un confronto con un vissuto esperienziale ampio ed eterogeneo universo onirico evocante suoni e immagini idee e sentimenti. Ascoltando tutti i brani del prodotto musicale, riceviamo l’azione onirica dei suoni e delle immagini del passato che ci manda nel futuro.
Per noi il presente è ascoltare, al domani ci preparerà “Diacronie”. Siamo in viaggio attraverso il tempo ai confini di una dimensione fantastica sospesa fra mito e realtà, consapevoli che l’antinomia umano-divino è frutto del medesimo disegno.
Abbiamo stretto saldamente la “doppia impugnatura” che ci lega al passato ripercorrendo con rinnovata vitalità i sentieri iniziali. E’ così che dodici storie acquistano forma progressivamente, volti nuovi ridestano antiche emozioni lungo una via dapprima ignota e poi sempre più distinta e amica.
Come in un labirinto senza tempo audaci voli pindarici cercano la via di fuga senza imporre verità alla continua ricerca dell’antico rispetto: un’antilabè multiforme che lungi dall’essere retorica, dà vita ad una variegata galleria di voci così lontane e così vicine. Questo è ciò che è scritto in “Diacronie”.
Al progetto hanno partecipato nomi come: Mike Applebam (Esperi), Stefano dell’Armellina (Come un canto), Vittorio Matteucci (Notte partenopea), Elvira Cadorin (Danza Invisibile).
Traklist
Esperi – 5:03
Come un canto – 3:47
Idionimago – 6:17
Deserto – 5:36
Quetzal – 6:18
Notte partenopea – 6:26
Hadha As-Sabah II – 6:43
Danza Invisibile – 5:01
NIW.T NT NHH – 5:30
Alea – 6:09
O Mama – 7:07
Storie Mediterranee – 5:45
Biografia
Il gruppo musicale Antilabé si propone come espressione di ampie e diverse forme artistiche, promuovendo in particolar modo il rispetto per le diversità culturali, a qualunque territorio e a qualsiasi tempo esse appartengano.
Questo tipo di approccio, libero da schemi precostituiti, ha permesso all’ensemble di ampliare negli anni sempre più i propri orizzonti, valorizzando vari aspetti creativi. Grazie ad un humus così fertile, si sono create le condizioni ideali per il progetto “Domus Venetkens”.