Viaggio dalla Marmolada al Burundi
La Marmolada, chiamata La Regina delle Dolomiti, è diventata set cinematografico per le riprese del film e documentario sulla vita e le imprese di Armando Aste. L’alpinista è definito poeta della montagna, attraverso le sue imprese, rimaste indimenticabili.
Il titolo del film è “Il cercatore di Infinito” realizzato da Andrea Azzetti e Federico Mazza. Il documentario racconta dell’epica figura di Armando Aste, grande scalatore poeta della montagna, uomo di pensiero e di anima che ha fatto dell’alpinismo un’occasione preziosa di riflessione umana ed etica, ponendosi come esempio per le nuove generazioni.
Il film è prodotto da AVilAB, dal GiUMa Produzioni e da The Old Film Farm in collaborazione con Trento Film Commission. Il film ha la collaborazione indispensabile del Centro di Cinematografia e Cineteca del CAI, di SAT, MONTURA, della Comunità della Vallagarina, del Comune di Rovereto e della Regione Veneto Unione Europea POR – FESR Veneto 2014-2020.
Il viaggio parte dalla Marmolada e finisce in Africa, dove è nato l’Ospedale che Armando Aste ha fortemente voluto.
Biografia
Partiamo con il messaggio che Armando Aste lascia nel 2017 prima della sua morte: “Dio non mi chiederà quante montagne ho conquistato ma cosa ho fatto per gli altri.”
Era un uomo di Fede, riflessivo verso la montagna e sui limiti dell’uomo. La sua vita era guidata da tre virtù: coraggio, umiltà e bravura. Aste, seppur abbia vissuto una vita da operaio, aveva un’attrazione destinata per la montagna e il prossimo. Lui arriva in cima alle Dolomiti e a montagne inesplorate, ma si ferma quando qualcuno ha bisogno.
Riceve molti riconoscimenti, in elenco qualcuno:
- 1955 Accademico del CAI
- 1962 Socio del Groupe d’Houte Montagne
- 1963 Socio del H.G. (Hochtouristiche Group) “Bergland” del O.A.V. (Österreichischer Alpenverein) di Vienna
- 1965 Cavaliere della Repubblica
- 1971 Premio letterario “Maria Brunaccini” per il libro “Raponzolo di roccia”
- 2008 Pelmo d’Oro per la carriera Alpinistica
- 2013 Ufficiale della Repubblica
- 2014 Premio “Quercia d’oro” città di Rovereto.
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