La passione di Ivan Merlini
- Com’è nata la passione verso questa pianta?
Vi racconto la storia com’è accaduta. Sono una persona molto curiosa e quindi nelle mie passioni c’è il piacere di conoscere e sapere, ad esempio, diversi anni fa mi sono appassionato al vino, e così ho seguito i corsi di Sommelier. Vent’anni fa ho conosciuto la mia compagna che gestiva un’enoteca sull’isola di Grado, e mi sono avvicinato al Santonego, così per caso. Quando l’ho assaggiato, mi sono incuriosito, e ho incominciato a domandare agli anziani di Grado come veniva fatto: praticamente si usa una pianta lagunare, chiamata così e si prepara un digestivo. Ho deciso di intraprendere la prassi burocratica per la produzione di questa essenza. Nel 2005 mi sono presentato negli Enti e Istituzioni specifici per queste produzioni e con la tranquillità di ricerca sono riuscito a produrre le prime bottiglie nel 2006.
- Come nasce il Santonego?
Presso questi Enti ho trovato le risposte che cercavo. In sostanza non è una pianta proibita, certamente regolamentata, e l’essenza si trae dalle foglie. La pianta è chiamata scientificamente Artemisia Coerulescens e volgarmente Assenzio Marino, Santonico, Santonego, Sinsiolo marin. La tradizione gradese e lagunare ha tanti scambi con l’entroterra e così abbiamo abbinato l’estratto della pianta con una grappa friulana artigianale di alta qualità. Le dico anche che il processo che estrae dalla foglia l’estratto è molto particolare, per togliere e filtrare tutte le sostanze che non appartengono al processo produttivo.
- Riesce a spiegarci le caratteristiche della pianta?
La pianta è un piccolo arbusto forte, con le foglie di un verde molto intenso. Cresce da primavera a fine estate poi va in secco. La parte utilizzata sono le foglie, e il rametto non è utilizzato, ed è per questo che viene inserito nella bottiglia.
- Perché c’è un rametto in ogni bottiglia?
Ci tenevo a far conoscere quest’Assenzio Marino e dopo una produzione speciale è bello non sprecarlo. E’ un rametto esausto del periodo maggio e giugno, tolto di tutto quello che alteri l’aroma, diventa una fattore estetico di comunicazione.
- Qual è il mercato del Santonego?
Abbiamo deciso di mantenere il prodotto di alta qualità, con un grado alcolico normale, in un mercato di piccola distribuzione.