Album del Mese
Tutto il resto non so dove (Goodfellas) è l’album d’esordio della cantautrice triestina Chiara Vidonis. Un album composto da undici brani completamente scritti da lei.
“Dimidium facti, qui coepit, habet” Chi ben comincia è a metà dell’opera. Questo è un grande album per due motivi: c’è una grande qualità di scrittura e di interpretazione e perché è estremo.
Estremo. L’album inizia con “Quando odiavo Roma” e il “Mio peggior nemico”, due pezzi potenti, coinvolgenti, tirati, due pezzi da apertura o chiusura concerti, di quando vuoi spaccare tutto e mandare le folle in delirio e poi, e poi c’è “Immaginario” una canzone melodica, una ballad trascendentale con un ottimo uso dei fiati, una melodia dolce, la voce si fa sensuale, sussurata che tu rimani li a chiederti “ma è lo stesso album?”.
La risposta è si, ed è proprio questa la grande bellezza di questo album: la capacità di essere estremo ed eterogeneo allo stesso tempo; come nell’acustica che apre il terzo brano “Comprendi l’Odio”, una ventata di potenza che le fa modificare il verso, con la voce che da sola domina tutta la parte iniziale della canzone.
Un disco vario e denso insomma, di musica e testi mai scontati, dagli arrangiamenti brillanti, dalla metrica affilata e stimolante. I testi sono sempre molto personali, parlano di odio, di cambiamento, di amore e distanza e vicinanza ed evoluzione.
“Dolce ed insieme violento”, ecco, utilizzando un verso delle sue stesse canzoni (“Le cose preziose”, altra sensuale e dolce ballad), questa è la frase che meglio raffigura questo album. I due opposti si attraggono, per creare un magnetismo difficile da spezzare. Magnetismo che si ascolta nuovamente in “Viola e bordeaux”, una lunga scalata, difficile e solitaria per arrivare a dire “prendi tutto quello che ho solo per il gusto di prendermelo”.
La voce della Vidonis è incredibile, estrema come il disco, passa dalle urla alla sensualità. A volte ricorda anche Antonella Ruggiero. Un cantato mai stancante grazie anche ai continui cambi di direzione che le canzoni le impongono. Grandi capacità vocali che non lasciano indifferenti.
La produzione di Tutto il resto non so dove è curata dalla stessa Vidonis (chitarra e voce) e si avvale dei musicisti Daniele Fiaschi (chitarre), Andrea Palmeri (batterie), Simone De Filippis (synth, basso, iPad, produzione), Stefano Bechini (sound engineer, produzione).
Perché acquistare: Un album completo in cui la dicotomia dolce e violento si equilibra perfettamente.
Perché non acquistare: Non ne ho idea. Davvero.
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Tutto il resto non so dove – Tracklist
- QUANDO ODIAVO ROMA
- IL MIO PEGGIOR NEMICO
- COMPRENDI L’ODIO
- TUTTO FINIRA’
- IMMAGINARIO
- LE COSE PREZIOSE
- VIOLA E BORDEAUX
- EVA
- L’INCENDIO
- LO STATO MENTALE
- CANNIBALE