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Sparkle in Grey: The Calendar

The Calendar – Recensione

The Calendar degli Sparkle in Grey è un ottimo album per entrare nel mondo intenso e non conformista del genere sperimentale. Ogni traccia è un mese, ogni brano corrisponde a un animale perché ognuno di loro ci insegna come vivere meglio e il gioco degli animali ci insegna a leggere e ascoltare. I suoni acustici che si susseguono sono un calendario perpetuo originale e rilassante.
Gli Sparkle in Grey sono un gruppo di musica elettronica e sperimentale nati nel 1999 dal progetto solista di Matteo Uggeri.
Il lavoro parte dalla chitarra classica di Alberto Carozzi, che lentamente si unisce al violino e alla viola di Franz Krostopovic. La classicità degli strumenti ha trovato la rifinitura elettronica e i field recordings di Matteo Uggeri, mentre i contributi al basso, glockenspiel, percussioni e organo giocattolo sono di Cristiano Lupo. L’album esce nel 2014 dopo sette anni dalla composizione dei brani. Una forma sperimentale aggraziata di note che parlano tra loro in un sentiero di turbine emozioni.
All’interno delle melodie sono presenti i contributi essenziali e preziosi di: Letizia Sechi al clarinetto, Francesco Giordani all’organetto, Alessandra Spinetti al violoncello, Alessandro De Nito al piano, Marco Dalpiazzo al contrabbasso, Alessandro Pipino dei Radiodervish alla lama sonora.

Tempo e Musica

The Calendar suona arioso e mutevole mentre suggerisce lo struggente scorrere del tempo con una poetica delicata, aperta a sperimentazioni minimali, come le gocce d’acqua che trovano la loro strada su un vetro, i capelli che si schiariscono al sole, le foglie che si sparpagliano su un cortile e le notti che rosicchiano luce alle sere. E se i calendari in genere entrano nelle nostre vite alla fine dell’anno, questo invece fa capolino nel solstizio d’estate, quando le giornate non sembrano voler finire mai.
L’album è stato confezionato in una “Pauper Edition”, subito esaurita, con carta riciclata, cofanetto speciale con il calendario perpetuo e un poster unico, e una “Normal Edition” con carta riciclata e un cofanetto con il calendario perpetuo. La sperimentazione e l’originalità dei musicisti esce anche con questa forma di specificità esaltante: abbiamo un calendario di brani, ma usciamo dal tempo. Il tempo è scandito dalle note e dalle melodie, lento, calmo e aggraziato.
Gli Sparkle in Grey aprono l’album con il tintinnio del cristallo di ghiaccio insieme ai movimenti del pinguino nel suo ambiente ideale. Il freddo, la difficolta del vivere e i passi faticosi che diventano aggraziati nell’acqua. Si segue lo scorrere del calendario e si sente come ultimo non il dodicesimo, ma il tredicesimo mese e il lento nevicare. Il ghiro, il roditore rappresentato in questa traccia.
Chiudere gli occhi e immaginare, sono l’unico modo per ascoltare The Calendar e viaggiare nel tempo verso ambienti anche lontani.

Conclusioni:
Per concludere: The Calendar è un album sperimentale, con un susseguirsi di canzoni ambientali ed emozionali della quotidiana natura mentre il tempo scorre perpetuo. Un album elettronico e rock con strumenti dalla musica classica che dialogano serenamente in completa armonia.
Da segnalare una struggente e bellissima cover del brano Just Like Anything di Jackson C. Il ritmo è aggraziato e educato nel seguire il giorno e la notte. The Calendar è una poesia mozzafiato per gusti sensoriali pronti e attivi nel ricevere tutto. Si esce dal mondo reale, soprattutto quando si pensa di essere “The Thirteenth Month”. Paragoni non li facciamo: The Calendar è unico.

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The Calendar: Tracklist

  • Ianuarius / Spheniscidae – 4:28
  • Februarius / Mugil cephalus – 3:59
  • Martius / Formicidae Letreille – 2:13
  • Aprilis / Delphinus Delphis – 4:15
  • Maius / Columba Livia – 4:10
  • Iunius / Pan Paniscus – 4:11
  • Quintilis / Onymacris Unguiculatus – 6:16
  • Sextilis / Hippopotamus Amphibius – 4:11
  • September / Ciconia Ciconia -3:20
  • October / Sula Sula et Sula Nebouxii – 4:33
  • November / Homo Sapiens Sapiens – 2:33 (Just Like Anything)
  • December / Glis Glis – 5:49
  • The Thirteenth Month – 3:27

Redazione

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